Un senso di te



Venerdì scorso papà e mamma sono usciti da soli. Sono andati a teatro al concerto di Elisa, una delle artiste preferite di famiglia. Una serata simbolica, organizzata da papà per ripeterne e ricordarne una, già vissuta e indimenticata soprattutto per l'effetto sorpresa, e per celebrare i nostri 10 anni.
Dunque, pit stop dai nonni per lasciare Ginevra e poi via.

Sensazioni strane? Beh...a volte ci può stare un'uscita da soli.
Il seggiolino in macchina per i primi minuti sembra troppo vuoto... eppure, sentire, nei fiori tra l'asfalto, nei cieli di cobalto, nei sogni in fondo a un pianto, nei giorni di silenzio c'è...un senso di te...

Così canta Elisa, con la tosse e con la febbre, ma sempre unica per noi.
Così, un pò, ci sentiamo noi mentre il concerto inizia e scorre via.
Scorre via come il film degli ultimi sei mesi, e il film vecchio che si intitola "ma cosa facevamo prima"?
Prima...forse ti stavamo aspettando, forse abbiamo sempre saputo, come i sogni in fondo a un pianto, che saresti arrivata tu.

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