Avreste potuto vedermi in Rai...

...ma non accadrà.

Grazie ad un altro papà blogger (Davide Nonino) avreste potuto vedermi su Rai Uno, tra qualche giorno, a parlare di congedo parentale. Un tema di attualità che mi ha coinvolto da vicino. Ci ho pensato e - oltre ad alcune dinamiche lavorative sulle quali non voglio annoiarvi - ho deciso di non partecipare. Già ho fatto di recente un'intervista radiofonica e non l'ho detto a nessuno...figurarsi comparire in Rai :-)

Il carattere, il periodo, il desiderio di non esporre il blog ad un pubblico così vasto. Ci sta tutto e non ci sta niente, nella decisione presa. Questo blog è nato da un impeto emozionale a metà della prima gravidanza, non ha la struttura per finire su mamma Rai, non ha "gli attributi". E' un diario di famiglia, spesso MOLTO personale (anche se nascosti tra le righe e l'ironia, certi pensieri li ho espressi solo qui), destinato alla decina di parenti e amici che leggono assiduamente e al migliaio di likes sparso per il mondo (che a volte mi sembrano troppi).

Non so se è un rigurgito intimista, questo. Scrivo meno, anche se vorrei scrivere di più. In queste settimane avrei potuto parlare di pannolini notturni tolti (o quasi...forse è ancora presto per uno Stop Post, ma ci siamo vicini), di bellissimi vestitini indossati (firmati Kiabi...un ecommerce di abbigliamento davvero forte), di vacanze camperistiche blucerchiate e montane. Tante foto, tanti sorrisi, qualche temporale (meterologico e d'animo), gite in alta quota, delusioni calcistiche, castelli di principesse, mucche, salta-salta, teleferiche, cabinovie, marmotte, stelle, due passi in paese, feste appena compiute e da compiersi, ferragosti solitari e bagnati, Saturno nella tempesta di fulmini, il mare dimenticato, tuffi nella piscina del nostro giardino, orti secchi e allagati, Cricchetto con la sua nuova casa, novità lavorative del nostro "terzo figlio" (mio zio), occasioni perse (come la Rai) e prese al volo (due giorni di vacanza in più, approfittando del maltempo).

Avrei potuto scrivere un post al giorno. E invece, per la prima volta in 5 anni abbondanti, terrò tutto (o quasi) per me, per noi quattro, per noi cinque contando lo zio, noi sei contanto Furia.

Come quel momento a 2000 metri in quota, con la famiglia a dormire in camper e io ad un passo dall'alba, da solo, colazione seduto sul sentiero di Cuney, cioccolata e aria. Quel momento sarà solo mio, ed è anche per questo che non andrò su Rai Uno a far conoscere questo posto a tanti mattutini sconosciuti (e anche perché sono irrimediabilmente timido).




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