E sta per finire un altro weekend...


In realtà, pur essendo stato un weekend lungo, è finito già da 24 ore. Però i ricordi per raccontarlo ce l'ho fissi in mente da quando ho spento il motore di Cricchetto...

Voglio però cominciare (quasi) dal fondo a raccontare questa "tre giorni campercalcioagrilacustre". Da quelle sfaccettature di me che non piacciono, quando vorrei che il mondo girasse alla perfezione, e non...lievemente inclinato.
Quando, insomma, cerco un prato in padania e non lo trovo :-)

Comincio da qui perchè a volte rileggendo il blog mi sembra di edulcolarlo troppo...un pizzico di realismo credo non guasti. Voglio dire, esistono anche i momenti no (come quelli in cui Ginevra tossisce un pò e io vorrei chiamare subito la protezione civile e l'esercito della salvezza).

Ma in questo racconto i "momenti no" trovano davvero poco spazio, giusto il tempo di dire che quell'ultima oretta tutti insieme su un prato...troveremo un tempo futuro per riprendercela con gli interessi.

Per il resto, meraviglia e risate, nonostante il raffreddore montante di Ginevra.
Tutti pronti venerdì pomeriggio, ma gli zii rischiano di non partire, e ci raccontano, a sera, di aver dovuto spingere la macchina per poterla avviare...guai motoristici: questo blog non lo sa, ma quando con Daniele e Laura organizziamo un "weekend calcistico con pancione + visita ad un lago", qualche casino ad un motore deve sempre succedere...

Eppure, eccoci ad Albano Sant'Alessandro: la lancia Y spunta dal viale e ci trova già sistemati. Sono abbracci e baci tra le mosche ed altri animali, tra i quali due cavalli che il giorno dopo faranno vivere a Ginevra un quarto d'ora di puro terrore...tutto per uno sbuffo. Un quarto d'ora in mezzo ad un pomeriggio di divertimento sui prati con mamma e futura moglie, mentre papà e futuro marito vanno a prendersi tre punti all'Atleti Azzurri d'Italia, confermando la positiva tradizione nelle "trasferte in compagnia entro i confini nazionali"...

E cosa dire delle cene nei due agriturismi? Una doppietta a cena fuori così bella non me la ricordo; buon vino, antipasti ottimi, personale cortese, condimento di allegria e applausi a Ginevra che riesce ancora a stupirci. Sta lì sul suo seggiolino, mangia, gioca, ride, chiacchiera a suo modo. E' esemplare, tanto da scatenare l'invidia di un bimbo al tavolo vicino e soprattutto il toto-Adelaide: sarà come lei, sarà meglio, sarà peggio? Sarà come sarà, ai genitori vengono riconosciuti ampi meriti nell'educazione di Ginevra...e ovviamente se Adelaide dovesse essere più capricciosa, si parlerà di sfortuna e non di demeriti di mamma e papà! :-)

E in ultimo, ecco Iseo, per l'occasione divisa a metà da una corsa ciclistica. Una volta attraversato il guado, sul lungolago i futuri sposi fanno a gara a contendersi il passeggino...Ginevra dormicchia e si sveglia giusto in tempo per pranzo. Di fronte al Monte Isola, ci nutriamo di pizza e panini e relax.

Dani trova il tempo di sputtanarmi clamorosamente raccontanto episodi melensi e drammatici sui miei trascorsi sentimentali con la mia attuale moglie. Anni fa me la sarei presa...ed ecco che il cerchio si chiude, ecco papà Massi che mi piace. Semplicemente, ci rido sopra, con gli altri.

E' un momento che mi porterò dentro, anche come segno di amicizia con quell'ex ragazzino sfrontato, pigro, un pò pieno di sè :-) :-) che è diventato (quasi...) un uomo di casa, responsabile, lavoratore indefesso, diversamente orgoglioso, cioè non più con presunzione ma con maggiore accortezza e sensibilità...il tutto ovviamente, solo grazie alla sua futura moglie! :-D

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