Decisamente bello.

E' stato decisamente, e senza alcun dubbio, un gran bel weekend.
Di compleanni festeggiati e di coriandoli. Di un'Adelaide che quando è in mezzo alla gente, alle feste, è particolarmente ispirata, vogliosa di farsi vedere che gira, e gioca, e va di qua e di là da sola. Senza concedere troppi sorrisi: io sono qua, esisto, son contenta così.
E il Sole, ah, il Sole. Quella mezz'oretta a giocare fuori, a tirarsi i coriandoli in testa, sulla schiena.

E poi un'altra mezz'oretta a chiacchierare con un amico di famiglia, un amico di mio nonno. Proprio nei giorni in cui ricordiamo più o fondo che Lui non c'è più. Quattro anni saranno passati, a cavallo tra domani e dopodomani, in quell'una di notte in cui ha smesso di vivere, cominciando l'agonia qualche ora prima: una chiamata nella notte e io c'ero. L'unico figlio a presentarsi prima della fine.
Avrebbe sorriso, il nonno, di questo weekend normale, di un pranzo in quattro e di un pranzo in due, a scofanarsi di sushi. Le bimbe dai nonni, i loro nonni, a giocare, e trovarle felici che ti salutano quando te ne vai, e quando ritorni.

Un weekend pre-primaverile, dove c'è stato modo e tempo di fare le coccole a Cricchetto, il nostro amato camper ora pronto a ripartire.

Un weekend che verrà ricordato con uno slogan.
Tolto teno alta cosa messa.



Han tolto il trenino dai giochi. Quei giochi che noi usiamo senza metterci i soldi.
Ma il trenino ci piaceva, porcaloca.
Ginevra è disperata ma ce ne siamo fatti una ragione. Voglio dire, una che si sveglia la mattina dicendo
Tolto teno alta cosa messa.
C'è rimasta proprio male.
Un appello nel silenzio ai gestori del "new park" alla Fiumara.
Rimettete il trenino.
Vi prego.

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