Rivoglio i miei pantaloni

Domani ritorno in ufficio. Salvo sporadiche apparizioni, l'ultimo giorno fu il venerdì di Pasqua, quasi due mesi fa, quando per primo venni a sapere dell'incidente della nonna. Uso il passato remoto apposta, anche se qui da noi solitamente non si usa, perchè l'eldorado in cui vivevamo, dove la nonna arrivava da noi alle 7:30 per tenere le bimbe e se ne andava all'arrivo di mia moglie, è un ricordo sfocato e lontano. La ferita della nonna è una nostra ferita ma è di sicuro un insegnamento, per quanto involontario e non desiderato, intriso com'è di dolore. Sono stati due mesi complessi, spinosi, in cui la mamma ha lavorato per tutti e io ho fatto solo il papà. Tra poche ore dovremo ricostruirci, io come impiegato, mia moglie come mamma a tempo pieno. Un ruolo che in questi due anni e mezzo ha avuto periodi controversi, in certi momenti forse appesantito, e non sollevato come speravo, dalla mia presenza. Una presenza forte, talvolta ingombrante, incisiva. Una presenza, quella paterna, che magari, oltre a essere oggettivamente utile, ha un po' sparigliato le carte, mi chiedo e ho dei dubbi, non ho certezze, di un rapporto consueto tra genitori e figli, in cui la mamma è sempre la mamma e i bimbi vanno da lei per essere consolati, coccolati, anche sgridati quando serve. Qua invece, per quello che chiamerei destino, nell'ultimo periodo la famiglia ha virato verso il papàcentrismo. Se è vero che i figli in qualche modo scelgono il genitore custode, la scelta è caduta su di me. Ma io ora non voglio essere il genitore custode e forse in qualche modo preferito...che termine orribile...voglio essere solo un papà. Il papà che torna a casa dal lavoro e si coccola le bimbe, ci gioca, un papà come tanti altri, e vorrei che le bambine andassero dalla mamma, chiamassero la mamma, si attaccassero alla gonna della mamma e non ai miei pantaloni. Insomma...rivoglio i miei pantaloni.

Commenti

  1. Il mio matrimonio è finito anche perchè il papà pretendeva di fare il mammo, senza rispettare i ruoli che pur in maniera non scritta, sono naturalmente affidati a uomo e donna nella coppia.Capisco la tua necessità, io mi trovavo a fare il papà senza volerlo, insomma, volevo la mia gonna! E me la sono ripresa :)

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    1. Mah, nel mio caso non so se può dire che "ho preteso"...forse semplicemente "ho voluto", e nessuno ha detto "non è necessario, stai al tuo posto" :-) ...anzi. Però il rientro al lavoro mi pare sia arrivato al momento giusto per noi, diciamo così. Forse i ruoli di cui parli tu esistono davvero, e arriva un momento in cui bisogna fare chiarezza, per quanto ritengo che, per una sana indipendenza di ciascun genitore, entrambi debbano essere autonomi e sicuri nel gestire i figli da soli, ovvero saper fare tutto.

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  2. Secondo me i 'ruoli' dipendono anche molto dal carattere dei genitori, indipendentemente dall'essere mamma o papà, e anche dall'esperienza personale.
    Certo è che, oltre a doversi dividere gioie e doveri nel modo più equo possibile (tenendo anche conto anche del tempo lavorativo di entrambi i genitori), fare la mamma o il papà a tempo pieno ti riempe di gioia, ma è anche molto molto molto stancante ^.^'

    p.s. Essendo il primo commento forse dovevo bussare prima o passare a salutare, ma le dita sono state più veloci della buona educazione ^.^

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    1. Ciao Loudy (ma è il nome vero o soprannome? :-) non ti preoccupare non c'è bisogno di bussare, preferisco che si entri subito nel vivo della discussione... hai ragione parlando del carattere di ognuno di noi, c'è da dire che io per carattere solitamente non tendo mai a espormi, mentre nel ruolo di padre mi sono esposto con tutto me stesso...per quanto la nostra impronta, alla lunga, non cambi nel tempo, non c'è nulla al mondo che possa modificare la visione della vita (e dunque l'approccio ad essa) come diventare genitori e vivere a contatto con neonati che hanno bisogno di TE per vivere e crescere...sarà anche qualcosa di naturale, per l'umanità una consuetudine che si ripete da migliaia di anni, ma viverlo personalmente è straordinario. Ho divagato :-)

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  3. interessanti osservazioni, che sottolineano la mia esigenza di chiarire un po' nella mia mente cosa sono i ruoli genitoriali. Non ho un'idea al proposito e bisogna cheme la faccia. SOprattutto perchè al momento mi sento di criticare molto il mammacentrismo che dilaga. Chissà, forse prendo cantonate.
    http://squabus.blogspot.fr/2013/05/critica-al-mammacentrismo-parte-prima-o.html

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