Pistole giocattolo


Chiudo gli occhi e penso alla cameretta delle mie figlie.
Vedo una palla, tante palline, macchinine, pupazzi, matite, c'è la coperta di Spiderman che piace tanto a Ginevra, e il camioncino Chuck, una grande passione di Adelaide.

Apro gli occhi.
Li richiudo e penso alle gite che facciamo con le bimbe.
Fattorie, parchi giochi, piccoli paesini, fiumi, laghi, mare, monti.

Apro gli occhi.
Penso a questi genitori dell'Arizona, stato federale della Nazione "più avanzata del mondo",  che hanno portato la loro figlia di nove anni al poligono.
Per gioco? Per insegnarle a difendersi?
Non lo so, non lo voglio sapere.

Penso a quanto è meravigliosa l'infanzia.
A quanto è difficile essere padri e a quanti errori continuo a fare.

Chiudo gli occhi e penso a questa bambina americana che spara per sbaglio e fa un buco in testa all'istruttore. Diventa in un attimo, per un effetto di una causa indotta da altri, una innocente assassina.

Dicono che restiamo segnati da quello che ci accade da piccoli.
Ferite ed emozioni che si depositano sul nostro fondale.

Questa bambina ha sparato in faccia per errore e ha ammazzato una persona.
In un contesto per lei (forse) ludico, con una pistola messa nella sua mano come fosse un giocattolo.
Come fosse una palla, una macchinina, come andare in gita al lago, queste persone sono andate in gita in un poligono di tiro.

Io ho paura a fare cavalluccio, con le mie figlie, nel timore che cadano e si facciano male.
E' un limite mentale. Gioco con loro, adoro passare del tempo con loro eppure c'è sempre un po' di paura che non mi abbandona mai.
Io sono ad un estremo del mondo. L'estremo rappresenta sempre un difetto, perché orfano di qualcosa.
All'altro capo ci sono i genitori che portano i loro figli a sparare.
Nella vita ci vorrebbe equilibrio...ma io, se proprio devo scegliere, sarò sempre il genitore che ha paura di tutto.

Fucili "giocattolo" (VERI) venduti nei supermercati USA (fonte: crickett.com)

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