Vi proteggerò dalle ingiustizie e dagli inganni del nostro tempo...

Poi leggi certe notizie, lasciatemelo dire, di m****a, e ti chiedi come fare. Come fare a proteggere da tutto i tuoi figli. Dici, impossibile. E' vero. Non esiste una macchina che prevede i crimini, come quella progettata dal Ben di Lost in Person of Interest. E vuoi mica tenerli nella proverbiale campana di vetro. O nella bambagia, come sentivo dire da piccolo.

Io nella bambagia un pò ci sono stato. Ho vissuto coi nonni per 20 anni, tra vizi e protezioni. Una sbucciatura era un mezzo dramma, figuriamoci quella volta che sono caduto dal quadro svedese a scuola. Per le settimane successive, quando mio nonno mi portava ai giardinetti, leggevo nei suoi occhi il terrore. Per non parlare della volta che ho bevuto la saponaria (gli under 30 forse non sanno nemmeno cosa sia).. non so come abbia fatto mio nonno a portarmi all'ospedale senza andare a sbattere alla prima curva. Probabilmente mi ha preso tra le sue braccia e ha volato come Superman e non me ne sono nemmeno accorto.

Pensare che ero un bambino, se pur discretamente abelinato, abbastanza tranquillo (che fortuna per le coronarie dei nonni) e lo stesso, ad oggi, si può dire di Ginevra, che ha la sua bella testa ma per ora non ci riserva particolari follie. Sì, è salita una volta sul fasciatoio da sola...ma è rimasta lì quei due secondi giusto in tempo per far perdere qualche anno di vita alla mamma! Adelaide sull'argomento non è ancora pervenuta. A parte infilarsi per sbaglio qualche dito negli occhi non può ancora fare nulla di potenzialmente rischioso...

Quel che è certo è che non voglio essere iper-protettivo. Non voglio essere come le mamme che amano troppo. Anche perchè sono un papà. Il papà è quello che ti fa volare in alto e ti riprende nelle sue braccia forti e sicure. Quello che ti protegge dalle ingiustizie e dagli inganni, dalle paure, dai dolori, dagli sbalzi d'umore. Ma senza usare campane di vetro, promesso.

Commenti

  1. Più che proteggerli da tutto, cosa impossibile e irrealizzabile, come sempre (io credo) il nostro compito è un lavoro su di noi: imparare a consegnarli a quella realtà che sappiamo positiva, se pure nelle sue mille contraddizioni. Certi che un destino buono è stato preparato per loro, fin da quando sono stati concepiti!

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  2. cioè mettersi a metà tra ragione (consegnarli alla realtà) e fede (destino buono)... sì, è una soluzione, probabilmente l'unica per non impazzire leggendo certe notizie...

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