Quattro generazioni

"Mi ricordo di tua mamma che ti cambiava il panno su questo tavolo".

Eh, son frasi che si ricordano, queste. Hanno dignità di memoria, in un mondo che talvolta è fatto di indifferenza, un mondo dove i parenti si ignorano e vivono vite parallele senza quasi mai incontrarsi.

Io ho pochi parenti, alcuni sì, con strade e vite che non si sfiorano.
Altri, come coloro che ho rivisto finalmente dopo tanti anni, ma che non avevo mai perso, sono legati a me, e alla mia famiglia, da un una continuità generazionale. La casa che ci ha visto ospiti ieri è per me un luogo intimo, dove ho trascorso molte domeniche pomeriggio.
Ci andavo spesso coi nonni e la strada l'ho imparata a memoria.
Una delle poche strade di Genova che raggiungo senza dover studiare la cartina :-)

Era una prima volta, invece, per le mie bimbe, ma la serenità con la quale si sono rese protagoniste positive è stata, credo, la prova che con certe persone l'affinità non ha bisogno di essere costruita artificialmente.
Viene fuori così, naturale, spontanea, vera.

"Solitamente quando un bimbo piccolo entra in una nuova casa, piange disperato!". 
Non ieri.

Ginevra, che solitamente ai nuovi volti reagisce mettendo la testa dentro la spalla di papà, come le tartarughe, è subito entrata in confidenza con tutti, una macchinetta con traduttori simultanei (papà o mamma) che racconta facendo a volte mischioni incredibili, la sua piccola vita densa di vita.

Adelaide ha passeggiato tranquillamente per la casa, divorando come suo solito la merenda e dimostrando una certa autonomia  - di azione e di pensiero. Mi fa specie che si comporti fuori casa esattamente come nell'ambiente casalingo, mantenendo però un discreto contegno: mangiare un cannolo alla crema senza sporcare tutta la cucina non è da lei :-)

In mezzo a loro: libri dei ricordi, qualche dolcetto, un grappino per papà, battute, ironia, modellini di aerei, ragazze che studiano seriamente di domenica (una splendida rarità di questi tempi!), nonni e mamme, coppie innamorate e felici, un tifoso juventino raggiante :-) ...e una marea di sorrisi di quattro generazioni sedute ad un tavolo.
Come foglie di una quercia sempre verde.




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