Ognuno dà pane, ma non come mamma

Con i bambini, si sa, ogni settimana, a volte ogni giorno e in certi casi ogni ora, fan storia a sé. Si alternano periodi tranquilli ad altri inquieti, di salute e malanni, di iperattività e sonnolenza.
Come gli adulti, sì, ma da piccoli è più arduo identificare i perchè, le cause di un certo comportamento e di improvvisi cambiamenti.

Ieri, per esempio, poco prima della messa a letto, Ginevra non voleva farsi cambiare il panno. Ha pianto, ha protestato, ma dopo pochi minuti se la ronfava beata. E' stato un segno di stanchezza dopo una giornata intensa? Probabile, ma non posso esserne certo.

Per altro, è stato anche l'unico segno di nervosismo delle bimbe, se così si può dire, nella settimana in cui i ruoli naturali si sono ristabiliti. Mi pare, infatti, che con mamma a casa e papà al lavoro si sia tutti più tranquilli. Non che prima andasse male qualcosa in particolare, ma si avvertiva più tensione.

La questione è soggettiva, ma mi chiedo se per caso non sia banalmente vero quello che la storia dell'uomo ci dice, ovvero che i cuccioli stanno bene con la mamma, e quando è lei a mancare ne sottolineano l'assenza, con comportamenti anomali: magari rifiutandola al suo ritorno, come accadeva quando stavo io con loro, soprattutto ad Adelaide, la più piccola. Con me non lo fanno: torno a casa da lavorare e mi accolgono come se ci fossi sempre stato. Non ringhiano, non manifestano disagio.

E' questa differenza a mettermi il dubbio - concreto, quasi una certezza - che non esistano sostituti all'altezza di una madre, almeno quando si parla di accudimento in senso stretto, diciamo "dipendenza". Certo, ci sono le alternative e vanno usate se necessario: le nonne, gli asili, la scuola, il papà. Alternative vere, reali, sicure, che non fanno mancare nulla ai bimbi, se non, appunto...la mamma :-)
E alle alternative ci si abitua, ovviamente, ma nel conto bisogna mettere una risposta da parte dei bambini, che spesso non è di accettazione passiva.

E, a ben pensare, mi sembra giusto che sia così. Giusto che i bambini pretendano, in qualche modo, la madre. Perchè la nostra vita, in fin dei conti - anche se c'è qualche papà che dice di avere il pancione :-) - comincia dentro la mamma...



Commenti

  1. Sono assolutamente d'accordo. Sono a casa con mia figlia da quando è nata (veramente all'inizio non è stata una scelta, ma soprassediamo!). Tornassi indietro, lo rifarei (nel senso che farei carte false per stare a casa il più possibile, pur amando lavorare). Oso dire che sarebbe meraviglioso se tutte le mamme potessero (volendo) seguire i loro cuccioli almeno il primo anno di vita. La serenità che si respira è impagabile e credo che costituisca un "investimento" di cui si potrà beneficiare a lungo.

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    1. Ciao Simona,

      grazie per la tua testimonianza, sì, intendevo soprattutto nel primo anno, poi va da sè che con la crescita tutto cambia, e certe esperienze, come ad esempio la materna o anche solo lo stare con altre persone, come papà e nonni, siano utili e formative...

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  2. Ciao anche io sono d'accordo con voi. Credo anche io che la preasenza del papà, dei nonni, dei famigliari in generale sia validissima ma non arriva mai ad essere per il bimbo come quella della mamma. io sono stata a casa fino al compimento del 1 anno di Amalia e sono rientrata al lavoro fortunatamente con un part time per almeno 1 anno. E potendo sarei rimasta a casa anche di più...perchè credo vermaente che la presenza costante della mamma nei primi anni sia fonte di serenità

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  3. Io credo nella simmetria, e pariteticità, per quanto possibile, anche se sul discorso dei ruoli ci devo pensare meglio. Però d'istinto mi viene da dire che no, che la supremazia della mamma in ambito accudimento è un artefatto culturale e a volte di comodo. Certo il grembo, il latte, ma poi basta, poi c'è spazio per una mamma e per un papà se questo spazio viene creato e rispettato. Secondo me è anche più salutare. Sicuramente per noi almeno. S enteressa ci ho ragionato qui: http://squabus.blogspot.fr/2013/05/critica-al-mammacentrismo-parte-prima-o.html
    La seconda parte fatica a vedere la luce, ma prima o poi ci riuscirò.
    Grazie per le belle riflessioni

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