Alti e bassi

Oggi sono due mesi di alti e bassi.

A fine Giugno, esordio d'estate, partivamo per l'Abruzzo. Una vacanza senza particolari aspettative, terza scelta dopo le rinunce ad Olanda e Perigord, che ci ha inaspettatamente regalato i luoghi e ricordi migliori di questi ultimi tempi.

Il ritorno alla stretta normalità dopo i fasti abruzzesi era stato deleterio, e aveva riportato a galla certi dissapori, certe brutte sensazioni. Un senso di inadeguatezza misto alla voglia di essere altrove.

E così, passo dopo passo, sono trascorsi questi due mesi, questi due terzi d'estate: tra alti e bassi.

Alti, come la sintonia di coppia in certi ritagli, come una partita a ping pong in campeggio (io contro di Lei, senza bimbe, finita 10 a 3 per me), un aperitivo casalingo e ipercalorico vino + lardo valdostano, con le figlie (dis)impegnate tra nanna e cartoni.

Bassi, quando Ginevra mostra poco rispetto per sua sorella, e mi costringe ad assumere toni decisi, forse esagerati agli occhi di qualcuno (ma il Papà è uno, e sono io), ma funzionali e spesso risolutivi.

Alti, come il Monte Rosa, che ha vegliato su di noi per una settimana, mostrandoci la sua imponenza, la sua freschezza, in fondo ad una valle, quella del Lys, decisamente montagnina. E al ritmo di una valle all'anno (2012 Val Ferret, 2013 Val Lys, 2014 già deciso, sarà Val Savaranche) stiamo scoprendo e addentando tutto il gusto della montagna. Un contesto più sereno, pacifico e idoneo, rispetto al caotico mare, verso il quale, credo, per i prossimi anni punteremo il muso del nostro camper solo in bassa stagione.



Bassi, come quando devo nascondermi per far addormentare le due nane. Due sere fa ero allo stadio, e mia moglie non ha avuto problemi nella fase di messa a letto. Ieri sera ero presente, ma ad un certo punto mi sono chiuso in camera perché Ginevra continuava a cercarmi e a non volersi abbandonare al sonno. Le racconto la favola, esco dalla camera nel buio, come un ninja, ma lei avverte l'uscita e comincia a chiamarmi. E allora le ho detto: papà esce, rimani con la mamma. Da quel momento tutto è filato liscio, e nel giro di 10 minuti in casa regnava la pace. Se penso che fino a poche settimane fa il rituale della nanna era rigido e consolidato, e in cinque minuti erano belle e addormentate, mi viene un certo magone...

Alti, come due sorelle che giocano insieme, che scherzano, ridono, si scambiano tenerezze. Adelaide sta crescendo tantissimo - mentalmente - e in questo la compagnia di Ginevra la aiuta molto. Anche se vuole essere autonoma e fare tutto "da ssccioola", avere al fianco una sorella la stimola davvero tanto. Chissà come vivrà il distacco (a metà settembre Ginevra comincia la materna)... e dire che di giorno le abbiamo pure tolto il ciuccio, ma questa è un'altra storia e meriterà un post ad hoc... :-)


Ancora Alti, quando trascorriamo ore in gradevole compagnia: che siano a bordo piscina o nelle valli sopra Torino, è sempre un piacere divertirsi con "gli amici con bimbi". Perchè i figli uniscono, mi pare di averlo già detto :-)

Più Alti che Bassi, comunque, che coinvolgono e abbracciano tutti le facce di me. Da padre, da marito, da io-e-basta, è stato un periodo piuttosto altalenante. Non so cosa porterà il vento d'autunno che stamattina ho già (sigh!) sentito sulla pelle. Spero più alti che bassi, ma molto dipenderà da noi!

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