Influenza "peppa pig"



Mi ricordo qualche anno fa il caso mediatico del virus A-H1N1, che suscitò clamore e, secondo me, anche molta disinformazione, che di solito si traduce in panico. Di sicuro il virus non è una bufala, nel senso che esiste, ma non è nemmeno "il portatore di distruzione" che paventavano i telegiornali.

Beh, in ogni caso. pare che dalla pandemia del 2009 scaturita in Messico, il virus maialesco sia arrivato qui da noi e abbia colpito Adelaide. Il fatto che i pediatri minimizzino la questione ("influenza peppa pig", disse il pediatra visitandola...), ovvero che sia. aldilà del clamore, un'influenza come le altre, che dopo 3-4 giorni passa, mi tranquillizza.

A dire il vero sono stato calmo, questa volta. La malattia ha avuto il suo esordio domenica, siamo a mercoledì e stanotte la febbre era ancora alta (mi dicono i nonni, dai quali le bimbe hanno voluto soggiornare...). Per alta intendo sopra i 39, che, a quanto mi dicono, rappresenta comunque un normale decorso.  C'è da dire che la dada mangia come una...maiala, incurante di ogni forma di inappetenza che solitamente accompagna le influenze. E' un buon segno ma non fa statistica, perché lei è una di quelle bimbe che non lascia nulla nel piatto (è già tanto che non se lo mangi, il piatto). Di sicuro aiuta il morale, vederla mangiare con gusto.

Dunque, A-H1N1, che nel 2009 (mentre noi giravamo da un continente all'altro) spaventò il mondo, è arrivato da noi...ci ha fatto dormire poco, ci fa un po' preoccupare, ma lo stiamo combattendo e prima o poi se ne andrà via! (e soprattutto...ripetiamolo sempre...la primavera sta arrivando!)


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