Diventare genitori è anche questo

Disavventura di famiglia. Finita bene. Nulla a che vedere con la salute di Ginevra. Quindi, tutto bene. Ma affrontare la disavventura che sto per raccontare con una bimba di 5 mesi e mezzo ci ha sicuramente fortificato...dopo averci impaurito.

Venerdì 22 Aprile, in camper (il nostro cricchetto, è uno di famiglia) sulla A26, all'altezza di Ovada. E' appena spuntato il sole che stiamo andando a cercare per il lungo weekend pasquale. L'equipaggio è tranquillo. Papà guida, la mamma è al suo fianco, e Ginevra per la prima volta in dinette grazie all'installazione delle cinture eseguita da Nonno Riccardo con la collaborazione di papà.

Il sorriso va via in un attimo. Sentiamo uno scoppio e il camper sbanda sulla destra. Ve la racconto per come me la ricordo io, da padre: il piede sta per andare sul freno, quasi lo sfiora e poi penso no no no, sterza piano e rallenta, scala, mantieni una corsia, mantieni la direzione, STAI tranquillo. Il contachilometri va giù, 100, 80, Ginevra piange, il corpo di mamma è un tutt'uno con la sedia ma non urla. Trattiene il fiato, dice a papà "non pensare che Ginevra piange, tieni la strada". E papà tiene la strada, nessun incidente, quattro frecce e corsia di emergenza. Le prime parole, mentre la mamma consola Ginevra..."siamo vivi, siamo tranquilli, nessuno si è fatto male, va tutto bene". Non è un granchè stare sulla corsia di emergenza su un camper, vedi i camion che ti passano a 50 centimetri e tutto balla. Chiamo l'assistenza e vado a mettere il triangolo. Mentre percorro i 50 metri i jeans mi si impigliano nel guardrail e si strappano. Mi strappano anche un sorriso. Nel giro di mezz'ora siamo via dall'autostrada soccorsi da carroattrezzi e da Nonno Riccardo sempre presente. Grazie.

Diventare genitori è anche questo: mantenere i nervi saldi e salvare la propria famiglia.

E per quanto riguarda cricchetto...ora ha un grosso buco nel sedere...ma è già nel suo ospedale di fiducia: