Quanto vale un minuto di divertimento?

 
Allora. E' quasi mezzanotte e sono sopravvissuto ad una giornata di saldi con bimbe al seguito, una truppo guidata dal Generale Mamma, che ha atteso il primo giorno di sconti per fare un po' di scorta di abbigliamento per tutta la famiglia. Giornata conclusa con pizzata a casa con amici.

Giornata con ampi tratti di divertimento, nonostante i chilometri percorsi tra tante altre persone alla ricerca dell'occasione, e tante altre famiglie con bambini, bambini da districare e gestire tra shopping e svago. Svago che ha spazi limitati all'interno del centro commerciale che frequentiamo noi. Una decina di giochi stile giostrina anni 80 (il cavallo, il trenino, l'astronave, ecc... tutti colorati, luminosi e soprattutto tutti in attesa di un euro. Piccolissima differenza con gli anni 80: il prezzo di questi giochi del diavolo è quadruplicato.

Ma è un prezzo che noi non paghiamo: quei giochi si possono usare anche senza spendere.

Come fare? Semplice. Si prende una bimba, la si mette sul giochino di turno, e la si lascia sperimentare, esplorare, toccare tasti, manopole, senza MAI fare l'errore di infilare l'euro nella fessura per mostrare le reali potenzialità di questi arnesi. I bimbi si divertono lo stesso, e non hanno altre aspettative. E soprattutto non ti chiedono "ancora" quando la giostra smette di suonare, perchè la giostra nemmeno comincia, a suonare.

E invece, molti genitori e nonni che ho avuto occasione di vedere all'opera oggi, arrivano ai giochi già che l'euro in mano.
Una nonna è stata lì 10 minuti e poi ha portato via la nipote dicendo: i 7 euro che avevo se ne sono andati. Che cattivi questi soldi che se ne escono da soli dal portafoglio e se ne vanno.

I pochi che frugano - con disperato ritardo - nel portafoglio alla ricerca di spiccioli, non prestano la minima attenzione ai loro figli, in un modo di fare che definirei atteggiamento slot-machine, quasi fossero loro a voler andare sulle giostre, quasi godessero masochisticamente nello spendere quell'euro.

Un esempio capitato sotto i miei occhi: genitori con una bimba arrivano nei pressi dei giochi. La bimba comincia a salire su uno e poi sull'altro, apparentemente divertita, senza bisogno di altro, senza necessità che i genitori spendano. E invece mamma e papà continuano la frenetica ricerca dell'euro, addirittura il papà corre a farsi cambiare i soldi e torna soddisfatto... forse per paura che prima o poi la bimba chieda loro il conto. Perchè in passato, probabilmente, hanno fatto quell'errore. Oh sì, magari l'unico errore della loro vita da genitori, mentre io sicuramente ne ho fatti parecchi. Ma chissà perchè mi sento bene quando vedo certe scene, e sono perchè ho risparmiato un euro...ma perchè quel tempo che altri genitori hanno sprecato cercando l'euro, io l'ho passato giocando con le mie figlie.


Ad una di queste mamme spendaccione ho tirato una battuta. L'ho vista piuttosto agitata perchè non aveva monete e le ho detto, sorridendo: ma guardi vanno benissimo anche senza. L'ho detto mentre Ginevra e Adelaide erano sedute su una giostrina-aereo, ovviamente ferma. Io facevo i rumori e i suoni, scrollando un po' la giostrina per simulare le turbolenze.
La risposta non troppo divertita è stata: sì certo, a quell'età vanno bene, poi non più.

Che dire, io non sono solito giudicare i genitori con figli più grandi delle mie, perchè mi dico sempre non ci sono ancora arrivato, non ho esperienza in materia. Ma sono sicuro che non butterò mai via soldi in quelle giostrine, che ti chiedono un euro per un minuto di divertimento.



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