Quando una colonna si rompe



Affido al silenzio della blogosfera pasquale (in odore di feste internet è avaro di lettori) questo post senza sorrisi.

Da ieri abbiamo una nonna rotta, anzi non una nonna, ma La Nonna. La persona che più di ogni altra ci è stata vicina in questi anni, unendo la vicinanza d'affetti alla prossimità fisica. E' la nonna di cui ho già parlato, quella che era il nostro asilo, che da quando mia moglie è tornata a lavorare ha preso in carico la cura delle bimbe part-time. Un part-time lungo, 7:30 / 14:30, con servizio a domicilio. Un tesoro in fondo all'arcobaleno familiare e una colonna, come lo è stato il capotribù, per noi.

E quando una colonna si rompe, si inteviene innanzitutto per curarla e rimetterla a posto. Non sarà facile, la degenza sarà lunga e l'immobilismo forzato anche. Ma si farà.

Una volta rimessa in sicurezza la colonna, bisogna fare in modo che non crolli tutto il palazzo, preservando chi ci abita. Il palazzo è la famiglia e le abitanti sono le bimbe. Ed eccoci qua, papà e mamma ad alternarsi a casa, tra ferie e congedo: ora per un mese ci starò io, poi si vedrà. E menomale che in questi anni di pannolini ne ho cambiati, perchè trovarsi catapultati all'improvviso in un mondo under 3 senza averne esperienza sarebbe stato tsunamico. Ora invece prevale, piuttosto, la tristezza per quanto accaduto, e il considerarsi fortunati per potersi permettere di stare a casa aiuta un pochino a superare il momento. Oltre al fatto che "poteva andare peggio", una frase stupida ma che sorprende sempre nel suo essere reale. Sì, poteva andare peggio. Cazzo se poteva andare peggio.

Dunque, nel destino che ha urtato contro un asfalto durissimo, comincia una nuova fase della nostra vita. Nel cominciarla, mi sento in vena soltanto di scrivere: Forza Nonna!

Commenti

  1. oooohhh cm vi capisco,abbiamo perso mio suocero un mesetto fa e mio papà è ormai allettato da un anno,tutto ciò ha fatto sì che noi nn si potesse contare sui nonni-nonne e così il piccoletto è finito all'asilo un po' prima cn le varie malattie al seguito che ancora ci rompono...fortunati voi che potete stare a casa, anche se dire "fortunati"quando c'è qualcuno che sta male nn è il massimo.spero che la colonna continui ad essere di sostegno ancora per molto tempo.vedrai che tutto si sistemerà.buona Pasqua.anna

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