Dentro, ma soprattutto fuori...

 
La portafinestra della sala è aperta.

Arrivano caldo e luce sufficienti per giocare anche in veranda. Scrivo a intermittenza, suggerendo alle bimbe nuovi giochi da fare (portate TUTTI gli animaletti fuori, così prendono un po' d'aria anche loro), finchè una nana un po' grande non mi interrompe, per esempio, dicendo papàmassi voio un ssino (grissino). O qualcun'altra, più nana ancora, vuole venire a vedere cosa faccio.

La vita in congedo "forzato" è questa ma è, soprattutto, godendo del bel tempo, fuori. Tra poco usciremo, così come tutti i giorni precedenti abbiamo fatto. In casa ci sono i giochi ma fuori c'è il mondo. C'è la nostra città di piazze senza panchine, di colline fresche e di focaccia unta.

Massì, voglio un ssino ancoa.
La correggo: PAPA' Massi, non sono mica un tuo amichetto...
La sento distribuire pezzetti di grissino tra lei e sua sorella.
Uno a me, uno a te, uno a me, uno a te. Tutto finito...verrà a chiederne ancora.
Eccola. :-)
Massipapà, voio un ssino.
E l'altra dietro, al seguito di sua sorella, sempre. Segue più lei che noi...fortunatamente!

Ma sì, dai: volevo scrivere tutt'altro, ma che cos'è questo blog se non la descrizione della nostra vita in tempo (quasi) reale?
E poi, tra poco usciamo, non ho molto tempo per stare seduto qui...;-)





Commenti

  1. e no e no, cos'è che volevi srivere in principio? :)

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    1. :-) più che altro parlare di questi giorni in cui sono a casa con le bimbe, di quello che abbiamo fatto, ecc... ma a volte rende meglio un piccolo frammento di vita piuttosto che un lungo elenco di avvenimenti...non solo per chi legge, ma anche per me che scrivo, e che un giorno lontano magari rileggerò... sorriderò ripensandomi a scrivere sul blog mentre Ginevra mi interrompe chiedendo un "ssino"...:-)

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