Piccoli Gusti

Ieri sera Ginevra ha mangiato lingua bollita. Senza salsa verde e mostarda, alimenti che noi consideriamo, per ora, dal gusto "troppo forte". Chissà cosa ne pensa lei... e chissà cosa pensa Adelaide quando ci vede mangiare (l'altro giorno mi guardava innamorata mentre addentavo una mela), chissà se approva il fatto che stiamo aspettando l'inizio del sesto mese per farle provare qualcosa di diverso dal latte (prima materno, poi artificiale, ma sempre latte).

C'è da dire che sui gusti dei bambini, per quanto si cerchi di proporre una dieta variegata e quindi "far assaggiare tutto", le abitudini pre-pargoli rischiano di giocare un ruolo decisivo e in parte negativo. Il nostro esempio di famiglia sono i pomodori: probabilmente io e mia moglie siamo gli unici italiani a non sopportarli, e ci siamo quindi trovati per destino. Sta di fatto che i pomodori non abitano il frigo di casa nostra... Ginevra, tuttovora, li ha mangiati dai nonni, senza indugio nè entusiasmo. Adelaide vedremo.

Ci sono anche sorprese positive, ad esempio il disinteresse di papà verso la frutta non ha influito sui gusti della primogenita, che è, fortunatamente, una sana divoratrice di ogni esponente della categoria. Ora che è partita la stagione, sta letteralmente impazzendo per il melone, ma non solo: un suo pasto non può terminare senza la frutta, la aspetta proprio con piacere e non fa nulla per nasconderlo.

A proposito di cibi&bambini&dintorni, ho avuto piacere di leggere (ne sono stato omaggiato) Piccoli Gusti , il libro di Lorenzo Branchetti, volto noto a chi bazzica sulla Melevisione e nella Prova del Cuoco. Non un libro di ricette, ma un ricettacolo di proposte per rendere il momento del pasto (e della sua preparazione) un elemento centrale della vita quotidiana, e non un semplice atto dovuto.



Nel libro sono affrontati temi su cui non è mai banale porre l'accento: il ruolo della colazione, carburante per tutta la giornata; la preparazione di menù per celiachi, affrontato non come un problema ma come alternativa per sperimentare nuovi sapori; la filiera degli alimenti, ovvero "dove nasce il cibo", partendo proprio da uno dei luoghi più idonei a trattare la questione: la fattoria.

L'invito alla lettura, leggera e adatta ai futuri "grandi gourmet", è sorto con piacere fin  dalla prima frase dell'autore: "il primo ricordo di bontà è il latte di mia mamma".
Un ricordo simbolico, naturale, primordiale. Dunque, per chi lo volesse, buona lettura e ovviamente buon appetito!

Commenti

  1. Vista la giornata non propriamente allegra causa inizio mattina con scossa-incorporata che se si è sentita così quando ci si trova non vicini all' epicentro ci si chiede come l' avranno sentita là..., comunque, passo dal blog per una boccata "d' ossigeno" e riscopro con piacere un personaggio che era un pò "che non frequentavo", ovverossia il folletto della melevisione! Forse la tua bimba più grande è ancora piccola per guardarla ma è un programma che ricordo con piacere.
    Max

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    1. Max ma voi di dove siete? a casa nostra i lampadari ballavano, in ufficio (piano terra) non si è quasi sentita ma ci hanno fatto uscire

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  2. Abito vicino a Milano e lavoro a Milano e non al piano terra, ma s'è sentita anche ai piani terra come peraltro quella del sabato notte. La seconda delle 13 non l'ho avvertita perchè in strada. Mi sembra che voi siete di Genova e quindi le avete appunto sentite sicuro. Boh. Ho sentito più scosse di terremoto quest' anno che nel resto della mia vita.
    Max

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  3. Spero che le abitudini pre-pargoli non influiscano troppo davvero... mio marito ha gusti difficili in tema di verdure e frutta... non vorrei impazzire in futuro!!!

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    1. il "troppo" è sempre in relazione a noi genitori...se è solo questione di gusti, chiedi a tuo marito un piccolo sforzo...:-) c'è ancora un po' di tempo il bimbo è appena nato giusto? Sì, leggo il post "un mese di te"...dai nei prossimi 5 mesi cominciate a comprare tutta la frutta e verdura possibili per abituarvi ;-)

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  4. Ho partecipato la settimana scorsa ad un incontro con il folletto della melevisione presso un teatro torinese. Lorenzo Branchetti è davvero simpatico e divertente e non solo per i nostri bimbi. Ho acquistato il libro al termine della serata e confermo quanto detto nel post: è davvero ricco di contenuti interessanti e, soprattutto, piace anche a mia figlia di 9 anni (belli i colori e l'impaginazione) al punto che stiamo creando delle ricette insieme! Bel risultato e complimenti al folletto per questo suo Piccoli Gusti!

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    1. credo sia proprio lo scopo del libro, far interagire genitori e figli con il "mondo" del cibo e della cucina. Grazie per il tuo commento anche se "Anonimo" :-)

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