Fuori dalla scatola!

A casa abbiamo una scatola con le ruote, made in Ikea.
Azzurra, carina.
Ci sono alcuni giochi dentro, che destano curiosità nelle nostre bimbe meno di una partita del genoa per papà. L'interesse, infatti, è tutto per la scatola.

Già ai tempi del primo Natale di Ginevra, suscitava un certo entusiasmo.
Ma era un'equazione perfetta: una scatola, una figlia. Una figlia piccola, neonata, relativamente immobile.

Oggi, a quasi due Natali di distanza, tutto è cambiato. Abbiamo due bimbe molto mobili e una sola scatola.
E il gioco preferito di questi giorni - da quando Adelaide ha scoperto che nelle scatole ci si può andare dentro, e che questa addirittura SI MUOVE è - ovviamente, il tour in the box.
Prima una, poi l'altra. A tunno, come dice Ginevra. Adelaide dopo un po' di proteste ha capito che si fa a turno e non piange più quando tocca a Ginevra. Si limita a protestare.
Avanti e indietro dalla cameretta alla sala.
Una, due, tre, dieci volte...

Ragazze, questo è l'ultimo giro che papà è un po' stanchino.

E devo dire che, per fortuna, se ne stanno abbastanza quando il gioco finisce. Ginevra è diligente e mette la scatola a posto. La Dada è un po' più effervescente, diciamo così.
Però sono brave, sarà che mi vedono realmente stravolto.
Penseranno, se papà si rompe in due, addio gioco. 
Meglio tenerlo sano ancora per un po'.

Tutto questo per dire che oggi ho ordinato il mio...ops... il loro regalo di Natale.
Perchè l'uomo è una specie evoluta e ha già inventato tutto, basta cercare su Google (o Amazon).
Perchè la scatola con la Dada dentro, Ginevra non ce la fa mica a spingerla.
Perchè me l'ha detto la mia schiena: o trovi una soluzione, o faccio sciopero.

E quindi...Ta - dà !



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