Quella carezza della sera

Quando tornava mio padre sentivo le voci 
Dimenticavo i miei giochi e correvo li' 
Mi nascondevo nell'ombra del grande giardino 
E lo sfidavo a cercarmi: io sono qui

Se c'è un verso della canzone italiana che descrive con profondità il ritorno a casa di un padre, e la contemporanea attesa dei figli, è proprio questo. Un padre fa dimenticare i giochi, spinge un figlio alla sfida, pur giocosa anch'essa, alla dimostrazione di esistenza, di presenza. Io sono qui.

E anche io, sono qui. 

C'ero stanotte, quando Ginevra ha chiamato. Quattro del mattino, era tanto che non si imbatteva in un risveglio notturno, direi un mesetto. Mi ha colto di sorpresa. Un sorso d'acqua, un simpatico scambio di battute sulla possibilità di tornare a dormire nel suo lettino, ancora un giretto per casa, e poi... è finita nel lettone. In un passato non troppo lontano mi sarei quasi arrabbiato, tanto era lontana da me l'idea di far introdurre un figlio nel letto dei genitori. Non ho cambiato idea - nel senso che ad ognuno il suo letto, è la regola - ma quando capita...beh, in quegli istanti che le ho tenuto la mano e ho sentito il respiro del sonno, ho sorriso. Ho sorriso meno quando ha volto alzarsi di nuovo alle cinque per fae un giro in casa, ma vabbè. E' ancora così piccola, a pensarci bene. Ha comportamenti e una corporatura quasi da scuola elementare, che ci fanno dimenticare che ha solo due anni e mezzo. E spiccioli.

Quegli spiccioli che mancano ad Adelaide per tagliare il suo mezzo (più un anno), quei 18 mesi che avvicineranno anche lei ad un'età, e ad un periodo, nuovi. Lei che adesso comincia ad assomigliare alla bambina che sarà, e sempre meno alla neonata che era. Oggi ha fatto il suo ultimo vaccino pre-scolare, MPR + meningococco C. La mamma ha riferito: ha pianto pochi secondi, un pianto come a dire ma oh, che fate? e poi basta, perchè lei è una tosta.

Ma anche lei quando torna sua padre, io, dimentica i suoi giochi e mi corre incontro. E mentre mi gira intorno, cercando e trovando quella carezza della sera, la sorella attacca a descrivere i fatti del giorno, a volte mischiandoli con quelli dei giorni prima. Un patchwork di ricordi. E anche lei, con la sua voglia di raccontare, mi trova, e con me trova quella carezza
Nel mentre, io e la loro mamma cerchiamo di salutarci e dire delle cose serie, fare marito&moglie, ma il più delle volte è tutto rimandato al dopo cena, con le bimbe a nanna...

Poi mi mi mettevano a letto finita la cena
Lei mi spegneva la luce ed andava via...





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